Sarà Inter-Juve del 04/02 lo start ufficiale di Piracy Shield

Dopo una lunga attesa, finalmente parte ufficialmente la lotta alla pirateria “2.0” con l’avvio del Piracy Shield. L’incontro tra Inter e Juventus del 4 febbraio è stato individuato come l’evento cruciale per l’avvio della piattaforma. Tuttavia, permangono dubbi e rischi per i siti legali, che potrebbero vedersi colpiti da un blocco indiscriminato. Abbiamo già affrontato il nodo VPN e nonostante sia stato imposto loro l’obbligo di affiliazione a Piracy Shield nessuna replica è ancora giunta pubblicamente da parte dei Provider VPN ed è quindi lecito aspettarsi un “boom” nell’uso delle VPN per aggirare le restrizioni imposte dal Piracy Shield.

Lo start ufficiale di Piracy Shield

Il 4 febbraio sarà quindi la data chiave per il contrasto alla pirateria online. L’incontro tra Inter e Juventus rappresenterà lo start ufficiale di Piracy Shield, il nuovo sistema di protezione dei diritti televisivi. Questa iniziativa è stata promossa dalla Lega Serie A (che ha regalato la piattaforma stessa ad Agcom) e mira a contrastare la pirateria informatica che sta danneggiando il calcio italiano e la sua economia. Agcom è stata incaricata ufficialmente di gestire il blocco a livello pratico (sentenza del Tar del Lazio contro il ricorso di Assoprovider) demandando agli ISP il compito di droppare la connessione lato DNS agli IP dei siti illegali che trasmettono eventi senza detenerne i diritti entro i 30 minuti dalla segnalazione.

Dopo una lunga attesa, il Piracy Shield finalmente vedrà la luce, con la speranza di mettere fine alle trasmissioni illegali delle partite di calcio. Il fenomeno della pirateria ha reso sempre più difficile per le emittenti televisive e i club sportivi monetizzare i loro diritti televisivi. È pertanto necessario adottare misure efficaci per proteggerli e garantire un ambiente equo per tutti gli attori coinvolti.

Inter-Juve piracy shield



I dubbi ed i rischi per i siti legali

Nonostante l’importanza del Piracy Shield nel contrastare la pirateria, permangono dubbi e rischi per i siti legali. Il sistema di blocco (anche se garantito “ad hoc” e solo per i siti segnalati dagli aventi diritto) potrebbe divenire  indiscriminato e colpire anche i siti che nulla hanno a che fare con la pirateria. Questo potrebbe causare grossi problemi di immagie e reputaziione oltre a quelli economici.

Piracy Shield potrebbe non essere in grado di individuare in modo preciso e accurato i siti che violano i diritti televisivi, o meglio essendo una piattaforma che lavora in automatico senza un’ulteriore verifica “manuale” a segnalazione effettuata, potrebbe coinvolgere nel blocco anche i siti che condividono lo stesso IP sul Server che li ospita (il rischio maggiore è rappresentato da tutti quei siti che utilizzano un Server Shared, appunto condiviso) con altri siti. Questo potrebbe portare ad errori di blocco eccessivi o, al contrario, non sufficienti. È fondamentale, quindi, che il sistema venga costantemente monitorato e aggiornato per garantire un corretto funzionamento e minimizzare gli effetti negativi sui siti legali.

L’uso delle VPN come soluzione ?

L’uso delle VPN è una delle principali preoccupazioni riguardo all’efficacia di Piracy Shield. Le VPN, o reti virtuali private, consentono agli utenti di eludere le restrizioni geografiche imposte dalle emittenti autorizzate. Questo significa che gli utenti possono accedere a servizi di streaming illegali tramite una connessione crittografata, rendendo difficoltoso il rilevamento da parte delle autorità competenti, l’uso dei DNS propietari della VPN impediscono all’ISP di capire dove si sta “andando”.

Come accennato sopra il fatto che nessun Provider VPN abbia reso pubblica replica all’imposizione di Agcom di partecipare al blocco ed affiliarsi alla Piattaforma potrebbe portare ad un aumento significativo delle sottoscrizioni ai piani offerti dalle VPN in quanto “tecnicamente” l’uso di una VPN è di fatto la soluzione più pratica per evitare il blocco DNS. 


Conclusioni ?

Soltanto con una costante vigilanza e il costante sviluppo di strategie efficaci sarà possibile contrastare la pirateria informatica nel mondo dello sport e garantire un ambiente equo e sostenibile per tutti gli attori coinvolti. Un servizio pubblico come Piracy Shield deve prevedere delle garanzie a tutela di tutti i diritti ed i diritti di tutti non soltanto di quelli di trasmissione di eventi o di contenuti On Demand.

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1 commento

Agcom rende pubbliche le notifiche e gli avvisi di blocco effettuati con Piracy Shield - TivuStream Project · 4 Febbraio 2024 alle 13:33

[…] copyright e che come abbiamo segnalato parte ufficialmente stasera (04/02 ore 20.45) con la partita Inter-Juventus (anche se nella realtà la piattaforma ha cominciato a lavorare in ulteriore fase di test dalla […]

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