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Agcom rende pubbliche le notifiche e gli avvisi di blocco effettuati con Piracy Shield

l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha introdotto il Piracy Shield, un sistema che permette di bloccare l’accesso ai siti web che violano la legge sul copyright e che come abbiamo segnalato parte ufficialmente stasera (04/02 ore 20.45) con la partita Inter-Juventus (anche se nella realtà la piattaforma ha cominciato a lavorare in ulteriore fase di test dalla partita Lecce-Fiorentina di Venerdi sera 02/04 producendo i primi blocchi di siti illegali).

Ci siamo interrogati sulla trasparenza del funzionamento e la pubblicazione delle notifiche e degli avvisi di blocco effettuati da Piracy Shield al fine di evitare dibattito e polemiche. In relazione ad alcuni degli aspetti analizzati nell’articolo Agcom ha reso di pubblica consultazione l’elenco dei provedimenti eseguiti nei confronti dei siti illegali che si trova a questo indirizzo.

Agcom



Trasparenza:

Uno dei principali punti evidenziati riguardava proprio la trasparenza che Agcom, essendo ufficialmente incaricata e costituita come unico organismo a “capo” del sitema, potesse attuare nei confronti del pubblico. Riteniamo che la pubblicazione delle notifiche ai soggetti proprietari (Server, Nominativi, CDN, …) sia un considerevole ottimo inizio, e la possibilità di verificare o di leggere i provvedimenti attuati sia in linea con la trasparenza che ad un Servizio Pubblico sia richiesta.con l’utilizzo di Piracy Shield.

La pubblicazione delle notifiche di blocco rappresenta una forma di “accountability” e di controllo pubblico sulle attività di Agcom.

Va considerato anche e però un aspetto non completamente chiaro e che riguarda di fatto la Privacy personale e la reputazione delle Strutture e Servizi utilizzati dai trasgressori. I nominativi (se e quando di possibile individuazione) potrebbero essere omessi perlomeno nella fase di notifica ed in assenza di recidiva visto che il testo dell’Ordine Cautelare recita anche:

L’ordine cautelare è notificato, altresì, all’uploader e ai gestori della pagina e del sito
internet, i quali possono porre fine alla violazione ai sensi dell’art. 7, comma 3, del
Regolamento, cessando la sistematica messa a disposizione della produzione
audiovisiva del campionato di calcio italiano. Qualora ciò si verifichi, la Direzione
revoca il presente ordine cautelare ed archivia in via amministrativa l’istanza ai sensi
dell’art. 6, comma 4, lett. b);

ovvero nel momento in cui i contenuti ed il sito vengano (dal prorpietario) cancellati in qualche modo si pone fine all’ordine cautelare senza l’obbligo di ulteriori azioni legali.

Va altresì detto che i Servizi e le Strutture utilizzate per la messa Online del/i sito/i come l’Hosting o il CDN utilizzato non debbano sembrare direttamente coinvolti o giudicati “complici” per il semplice motivo che le politiche di Gestione della Privacy dei propri clienti non comportano il dover sapere, a tutti i costi, che tipo di contenuti sono trasferiti sul Server e che i propri TOS (termini d’uso del Servizio) sono obbligatoriamente acconsentiti in fase di registrazione ed acquisto del Servizio stesso rendendo di fatto il Provider in linea con le politiche di Copyright od uso di materiale sensibile.


Siti estranei al comportamento illegale:

Negli elenchi di consultazione pubblica potrebbero risultare anche siti che con la pirateria non hanno nulla a che fare come abbiamo già evidenziato alcuni mesi fa, e ben prima degli ultimi test, che potrebbero subire seri danni economici e di reputazione (sono previste delle Whithelist da inserire in Piattaforma ma non retroattive per cui devono essere aggiornate manualmente o nel momento in cui qualche sito estraneo cada nel blocco, come sono previste procedure di sblocco in questi casi ma non si hanno notizie sul loro funzionamento).  


In conclusione, la trasparenza e la pubblicazione delle notifiche e degli avvisi di blocco effettuati con Piracy Shield da parte di Agcom, rappresentano un punto di partenza che presuppone buoni auspici da un punto di vista di trasparenza e di verifica del funzionamento della Piattaforma. Un maggiore controllo pubblico sulle attività di Agcom e favore della  lotta alla pirateria online. Tutelare la privacy e la sicurezza dei dati personali degli utenti coinvolti e evitare qualsiasi forma di discriminazione nei confronti di siti web legittimi.

È necessario trovare un equilibrio tra trasparenza e rispetto della privacy, garantendo al contempo che le azioni intraprese da Agcom siano giuste ed efficaci nel contrastare la pirateria. La consultazione pubblica degli avvisi di provvedimento, se gestita correttamente, potrebbe rappresentare un’opportunità per i cittadini di partecipare attivamente e contribuire alla lotta contro la pirateria online.

Piracy Shield richiede un approccio ponderato e una valutazione accurata dei potenziali rischi e benefici. Solo con l’attenta gestione della trasparenza sarà possibile trovare una soluzione che sia equa ed efficace nella protezione dei diritti d’autore e nella tutela della privacy degli utenti.

Riprendi in mano la tua Privacy

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