La questione Assoprovider vs Piracy Shield non sembra avere fine, la battaglia ora si arrichisce di una componente importante infatti Assoprovider ha fatto ricorso al Consiglio di Stato e ne chiede la chiusura.
Il Consiglio di Stato è organo giurisdizionale e anche massimo giudice speciale amministrativo in poche parole l’ultima voce in capitolo ed in questo caso specifico potrebbe ribaltare la sentenza del TAR del Lazio del Gennaio scorso.
A seguito del ricorso presentato da Assoprovider i giudici del Tar si erano espressi in merito a Piracy Shield come un sistema perfettamente legale e legittimo evidenziando come i suoi metodi forti siano giustificati dall’esigenza di “fornire strumenti di rapido intervento nei confronti dei fenomeni massivi di violazione del diritto d’autore online“.
Ricordiamo che il primo ricorso al TAR da parte di Assoprovider era stato fatto in relazione alla richiesta ad Agcom della documentazione riguardante i blocchi effettuati corredata dagli IP fermati e dalla metodologia utilizzata.
In seguito, perso il ricorso, Assoprovider è stata multata da Agcom per intralcio alle attività di vigilanza, una sorta di beffa oltre al diniego del ricorso.
Assoprovider giustifica il ricorso al Consiglio di Stato in merito anche a centinaia di segnalazioni provenienti dai propri associati che si sono visti oscurare il proprio sito vittime di errori del sistema di blocco IP effettuato da Agcom/Piracy Shield che sembra indiscriminato e non univoco come dichiarato dalla stessa Agcom in fase di presentazione della piattaforma.
Assoprovider inoltre aggiunge motivazioni di lesione dei diritti dei cittadini dal comportamento di Agcom un tassello importante che evidenzia anche una questione morale oltre che tecnica
I giudici del Consiglio di Stato potrebbero quindi, sentite le motivazioni, ordinare ad Agcom di chiudere Piracy Shield. Non sono ancora stati resi noti i tempi delle consultazioni e non resta che aspettare.