Avevamo lasciato Piracy Shield a fine campionato scorso con una problematica non da poco e che avrebbe potuto fermare Piracy Shield stessa ben prima della fine del nuovo Campionato di Calcio iniziato ieri Sabato 17 Agosto.
La mancanza di “spazio” dove operare è un aspetto fondamentale per il funzionamento della piattaforma che senza ulteriori Fqdn ed indirizzi IP Ipv4 da bloccare rischia di terminare il suo utilizzo ancor prima di cominciare.
La soluzione più rapida da intraprendere è stata quella di aver chiesto (alle autorità competenti e Governo e con il beneplacido di Tv e Lega Serie A) la facoltà di sbloccare (eliminare dai router degli ISP) tutti quei siti/domini che si reputa non siano più oggetto realistico di blocco (in poche parole giudicati NON più a rischio) e che di conseguenza possano essere lasciati “liberi” e soprattutto liberare spazio di manovra.
Il 5 Agosto scorso Agcom invia una lettera a tutti gli ISP ed ulteriori soggetti accreditati a Piracy Shield nella quale si rende noto che a partire dal giorno successivo sarebbero partite le operazioni di sblocco dei siti non più a rischio.
Agcom ha programmato le grandi pulizie in tre fasce orarie (10, 12 e 17) a blocchi di 250 fqdn per volta, salvo per il 6 e 7 agosto, quando si è lavorato solo nella fascia di mezzogiorno. A conti fatti, servirebbero circa 22 giorni per azzerare la memoria dei siti oscurati. Dalla comunicazione diffusa sembra di intuire che non tutti gli fqdn verranno cancellati.
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A questo proposito Agcom, già da alcuni mesi, aveva chiesto l’assunzione di autorità nello sblocco dei domini bloccati in modo che potesse diventare indipendente e svolta direttamente dalla piattaforma tanto come il blocco.
Il percorso però si è rivelato arduo e lungo, e le strade scelte fino ad ora hanno portato ad un nulla di fatto
Prima Agcom ha pensato di percorrere la via di una segnalazione al governo, una sorta di “suggerimento” a cambiare le regole, poi di far inserire la modifica in alcuni emendamenti parlamentari a disegni di legge (come quello sullo sport),
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A questo punto, aspettando Piracy Shield nuova versione, dovremmo immaginare che i blocchi riprendano come di consueto (o come il Campianato scorso) magari augurandoci che non si commettano però gli stessi errori.