IPTV. E’ delle ultime ore la notizia che Massimiliano Capitanio Commissario di Agcom ha annunciato (attraverso un live su YouTube) che l’accordo ta Agcom, Guardia di Finanza, e Procura Generale di Roma è pressochè pronto. Di questo accordo si era cominciato a parlare nel Marzo scorso
Questo porterà a multare in modo automatico i fruitori di siti di streaming illegali ed i “clienti” delle IPTV pirata (pezzotto). Fino ad oggi le multe potevano e dovevano seguire un iter complesso e potevano essere alzate solo dietro ad un preciso ordine del Giudice con i relativi tempi ed iter.
Da oggi invece quando l’accordo sarà ufficialmente esecutivo, le multe saranno automatiche, incrociando vari dati di indentificazione ed uso di streaming e/o contenuti proposti dai siti illegali. Da un punto di vista tecnico ci sarà la verifica e la traccia dei pagamenti con carta di credito e/o altri sistemi di pagamento altrettanto tracciabili ma non solo.
A questo proposito va detto che in mancanza di un’autorizzazione del Giudice, indagare ed acquisire dati personali potrebbe avere ripercussioni sulla sfera privata e sulla Privacy da un certo punto di vista anche controproducenti. Se l’identificazzione deve essere sicura ed accertata è chiaro che la quantità di dati da raccogliere deve essere quantitativamente importante.
Non è chiaro (non ancora) quali saranno i dati che serviranno per identificare un utilizzatore di siti o IPTV illegale e la mancata autorizzazione da una parte accelera ovviamenti i tempi, ma dall’altra parte solleva dubbi e perplessità che in caso di “errore di persona” scatenerebbero controversie gravi.
Anche perchè i soli dati prelevabili dal tracciamento di un pagamento con carta di credito non è così semplicemente acquisibile a causa di transazioni criptate e perchè tali dati non sono presenti nei contenuti e nei flussi Web, ecco perchè le indagini e la ricerca devono coinvolgere ulteriori aspetti “tecnici” e di rete nell’individuazione di IP ed altri accessori utili all’univoca individuazione.
E’ ben chiaro in ogni caso che con l’avvento di questa nuova metodologia, al di là delle supposizioni, l’utilizzo di contenuti pirata ed illegali potrebbe subire un forte decremento se non altro per il timore delle multe che possono arrivare anche a 5.000 Euro come peraltro indicato nella legge LEGGE 14 luglio 2023, n. 93
Non è altrettanto chiaro, al momento, quando l’accordo verrò reso esecutivo ma è presumibile che possa essere intrapreso in corrispondenza e concomitanza con l’avvio della nuova Piracy Shield.