Dalle ultime indiscrezioni Web o dai Forum di Streaming e di settore sembrerebbe che Telegram sia diventata la piazza ideale dove “spacciare” abbonamenti alle PayTv illegali o PayServer detti anche Pezzotto. Questo termine ormai è parte del dizionario Italiano e descrive una realtà che, come si dice, è dura a morire.
Non che prima fosse diverso, in Telegram si è sempre trovato di tutto e spesso al limite della legalità o palesemente illegale, ma ultimamente i Gruppi o Canali che si occupano di IPTV e di abbonamenti ai vari pacchetti offerti si sono esponenzialmente moltiplicati.
Se da una parte Google, dopo la promessa di collaborare con Piracy Shield, ha effettivamente rimosso gran parte dei risultati di ricerca alle Query IPTV, Pezzotto, Abbonamento IPTV od a tutte le parole chiave correlate, la semplicità di ricerca e di numero di risultati in Telegram è impressionante.
Basta una semplice ricerca con la sola parola IPTV per restituire una lunga lista di risultati dove vengono elencati Gruppi e Canali qualcuno addirittura con l’inequivocabile termine “Pezzotto” nella descrizione o tag del Canale/Gruppo. Più la query è precisa e più la o le parole chiave sono pertinenti e specifiche, tanto i risultati saranno maggiormente pertinenti e “soddisfacenti”.
Si pensava che Telegram potesse subire conseguenze dopo l’arresto di Pavel Durov (il creatore ed amministratore della piattaforma ormai libero su cauzione da qualche settimana) ma evidentemente non è così anzi sembrerebbe esseresi rafforzato.
E’ vero che Pavel Durov ha dichiarato che Telegram dovrà subire una sorta di ridimensionamento dei contenuti e si è personalmente impegnato a fare in modo che sulla piattaforma ci sia più moderazione e controllo.
Al momento nessuno sa con precisione che cosa significhi e soprattutto non sembra ci siano evidenti eventi che possano far pensare a chiusure o blocchi o BAN di Gruppi e Canali, sarà il tempo a dire se questa promessa sarà mantenuta e cn quali modalità.
Resta il fatto che al momento in Telegram, oltre all’IPTV illegale, è possibile accedere liberamente e semplicemente a contenuti protetti o riservati a diritti senza dover pagare nulla attraverso Gruppi e Canali che linkano a Web Tv dove poter seguire una partita di Calcio di Serie A o di qualunque altro Campionato estero.
Questo (Settembre) dovrebbe essere il mese dove Agcom ha programmato un’audizione con Google e Cloudflare allo scopo di convolgerle ulteriormente nella lotta alla pirateria e chiederne l’accreditamento a Piracy Shield.
Non sono ancora apparse notizie sulla data scelta e sulle modalità di incontro ma sarà importante capire come, eventualmente, cambieranno le cose nel caso in cui l’audizione porti ad un esito positivo rispetto alle aspettative di Agcom.
Evidentemente se Telegram non è stata, fino ad oggi, presa in considerazione è probabile che visto gli ultimi sviluppi e visti i numeri di Account che facilitano e promuovono la pirateria non possa essere chiamata in causa o meglio “richiamata” in relazione a questo tipo di contenuti.
Quello che è certo è che in relazione alle mosse di Agcom e/o di Piracy Shiled ne corrispondono altrettante dei Pirati che spostano o modificano da un lato i loro canali di promozione e di vendita quando si parla di IPTv e dall’altro spostano o modificano i loro siti dove guardare Sport e Calcio gratis, In entrambi i casi si fa riferimento proprio a Cloudflare come uno dei sistemi per proteggere e nascondere la fonte Server di appartenenza e del dominio pubblico.
Il Campionato è cominciato da qualche settimana e non pare che Piracy Shield stia facendo meglio del Campionato scorso. Dovremo attendere gli esiti dell’Audizione e la nascita della nuova Piracy Shield che però, contrariamente a quanto previsto, slitterà sicuramente al 2025 …da destinarsi.
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