5 famose VPN sono state convocate in Tribunale il prossimo Marzo, succede in Francia ma ora la Privacy è seriamente a rischio. La corte di giustizia Francese, nell’ambito di una vasta azione anti pirateria promossa da Canal+ (il più grande Broadcaster Francese di trasmissioni di eventi sportivi live) e la liga Calcistica professionisti Francese (LFP), ha emesso un’ordine secondo il quale cinque tra le VPN più conosciute ed utilizzate al mondo dovranno comparire di fronte ad un giudice per decidere se questi servizi VPN saranno costretti a conformarsi all’obbligo di blocco dell’accesso ai siti pirata.
Le VPN chiamate in causa sono: CyberGhost, ExpressVPN, NordVPN, ProtonVPN, e Surfshark.
L’udienza è prevista per il prossimo Martedi 11 marzo. (fonte immagine TorrentFreak)
Anche qui in Italia questo tipo di richiesta è già stato ufficializzato con gli emendamenti al Decreto Omnibus di alcuni mesi fa, dove si fa riferimento esplicito alla richiesta di affiliazione a Piracy Shield da parte delle VPN, “accusate” di facilitare l’accesso ai siti pirata consentendo di aggirare i blocchi previsti od effettuati.
Se in Italia la situazione è ancora fumosa e priva di reali conseguenze od affiliazioni, in Francia fanno sul serio e la convocazione in Tribunale ne è la prova. Prima volta in assoluto che una VPN è convocata e rischia l’ordine di eseguire blocchi od interdire l’accesso a risorse Web siano essi siti o Servizi (IPTV), ai propri clienti. L’ordine è chiaramente riguardante l’accesso a siti illegali o pirata che trasmettono eventi senza averne i diritti e violano le leggi sul Copyright.
Ma questo prevede sia un monitoraggio e peggio un intervento sulla navigazione Web individuale che dovrebbe, e che è, libera e sancita dai diritti personali dati per essere inviolabili. Ora: Se dall’udienza dell’11 Marzo le VPN dovessero uscire con l’obbligo di blocco è presumibile che si scatenino una serie di eventi disastrosi e, probabilmente definitivi, sia da un punto di vista commerciale che da un punto di vista di visione e missione delle Aziende fornitrici di servizi VPN che sono alla base del loro operato e sviluppo incentrato sulla potezione della Privacy e dei dati personali dei clienti.
Verrebbe meno il sacrosanto diritto di proteggere la propria Privacy e libertà di movimento al pari di quei Paesi dove impera la censura ed il controllo indiscriminato delle persone. E per cosa? La lotta alla pirateria lo abbiamo già detto e ridetto è condivisibile e necessaria, ma sacrificare la libertà ed i diritti personali per assecondare o proteggere gli introiti (meramente economici) di organismi più o meno privati sembra eccessivo e sicuramente sproporzionato.
Si andrebbe a finire ad una vera e propria censura dove il libero movimento sarebbbe monitorato di continuo e non solo per l’accesso a certi contenuti. E’ impensabile e tecnicamente impossibile poter inibire l’accesso istantaneamente ad un sito ed in quel momento salvo che “a monte” non sia già in atto un tracciamento, e per di più da Aziende che promettono (e mantengono) esattamente il contrario.
Immediatamente dopo la pubblicazione della convocazione la VPN Trust Initiative (VTI) organismo che protegge i diritti di operato delle VPN tra cui ExpressVPN, NordVPN e Surfshark (di quelle convocate) ha dichiarato che :
“L’imposizione del blocco delle VPN in Francia rischia di essere un’esagerazione significativa, in quanto i contenuti legittimi e non in violazione possono essere tagliati fuori in modo sommario. Ciò solleva il rischio di limitare ingiustamente i diritti degli individui alla libertà di informazione e di espressione.”
ed aggiunge:
“Dato che le VPN non ospitano effettivamente contenuti, è fuorviante e sproporzionato bloccare l’accesso alla totalità di questi strumenti che hanno molti e comprovati vantaggi aggiuntivi per gli utenti finali”.
Invece, delle cinque VPN convocate l’unica (al momento) dichiarazione in merito (ed anche estremamente dura) proviene da ProtonVPN che condanna la richiesta e l’eventuale ordine con estrema fermezza e che promette “guerra” al provvedimento nel caso in cui venisse adottato, includendo anche la possibilità di rivolgersi direttamente alla Corte Europea.
Tra le dichiarazioni:
“Questo caso non ha precedenti nelle società occidentali e rappresenta un pericoloso attacco alla libertà di Internet sull’altare dell’avidità aziendale”.
“Se riconosciamo che la lotta contro la pirateria è legittima, il caso dovrebbe riguardare i servizi IPTV illegali, non i provider che consentono una navigazione sicura e privata a milioni di persone in tutto il mondo”.
“Inoltre, censurare un singolo servizio VPN – o anche decine di essi – non impedirà alle persone di scaricare una VPN da qualche altro Paese, con i rischi per la sicurezza e la privacy che rappresenta, che non riconosce la giurisdizione Francese”.
E’ chiaro che questo crea un precedente che potrebbe dare spunto anche ad altri Paesi, Italia inclusa. Onestamente ci sembra che la lotta alla pirateria ed all’illegalità confinata alla divulgazione di contenuti coperti da diritti, stia prendendo una piega decisamente sproporzionata ed il fatto che non ci sia l’intenzione di colpire le singole risorse (illegali) con strumenti più appropriati e precisi, genera ulteriore confusione.
Incolpare un leggittimo servizio di “complicità” oltre ad essere offensivo è privo di fondamento sia tecnico che morale, una VNP non è un contenitore Web e di fatto non la si può incolpare di attività o di connivenza.
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One reply on “5 famose VPN sono state convocate in Tribunale il prossimo Marzo, succede in Francia ma ora la Privacy è seriamente a rischio.”
Its very risky i think so keep eyes on our system
Thanks sharing new update keep it up