Il 22 gennaio scorso, l’Agcom (Autorità per le garanzie nelle comunicazioni) ha ufficialmente designato Argo Business Solutions S.r.l. come il primo “segnalatore attendibile” in Italia. Questa designazione è stata approvata con la delibera n. 26/25/CONS e rappresenta un passo significativo nell’attuazione del Digital Services Act (DSA) in Italia.
Argo Business Solutions è stato scelto per la sua competenza nella protezione dei diritti di proprietà intellettuale, nella tutela di altri diritti commerciali e nella lotta contro truffe e frodi online. La figura del segnalatore attendibile è introdotta dall’articolo 22 del DSA e riveste un ruolo centrale nel meccanismo di controllo e segnalazione di contenuti illegali online.
I segnalatori attendibili sono incaricati di identificare e notificare tempestivamente contenuti illegali alle piattaforme digitali, che a loro volta devono gestire queste segnalazioni prioritariamente e senza indebito ritardo. Questa figura è rilevante per garantire una rimozione tempestiva e trasparente dei contenuti segnalati, contribuendo a creare un ambiente digitale più sicuro e trasparente.
La qualifica di segnalatore attendibile avrà una durata di tre anni, rinnovabile dietro presentazione di apposita istanza prima della scadenza. Gli enti interessati sono tenuti a presentare una richiesta indicando l’ambito di competenza nel quale intendono esercitare l’attività.
E’ un’azienda Italiana Piemontese con sede operativa a Torino, fondata nel 2018 è specializzata in Cybersecurity, Data Protection, e Brand Protection. Il team multidisciplinare di Argo è composto da ingegneri informatici e legali per supportare il cliente nell’affrontare le sfide del mondo digitale.
Sembrerebbe quindi che la controversa piattaforna anti pirateria Piracy Shield abbia o stia cambiando rotta affidando la parte esecutiva dei blocchi ad organismi esterni, professionali ed accreditati che oltre al dovere esecutivo sono assogettati ad obbligi precisi in termini di trasparenza.
Argo Business dovrà “rendere conto” dell’operato specificatamente alle segnalazioni effettuate con l’obbligo di tenere un registro delle azioni che dovrà essere consultabile. Il segnalatore accreditato deve inoltre garantire indipendenza dalle piattaforme online ed essere neutrale rispetto al comportamento e contenuti dei segnalati.
Un cambiamento di Piracy Shield auspicato da molti, visti i reiterati errori di blocco e di gestione delle segnalazioni fatte in casa. Una risposta coerente con le necessità e gli allarmi lanciati che dimostra la volontà di proseguire in maniera più consona e per certi versi più professionale.
Lasciare il campo, o perlomeno incaricare professionisti nella gestione delle segnalazioni e relativi blocchi è un cambiamento preciso che tende al rispetto dell’operato e presenza online di tutte le espressioni legali e legittime che fino ad oggi vivevano con l’ansia del poter essere bloccati indiscriminatamente per errori da parte dei segnalatori.
Saranno i prossimi mesi a fare da cartina tornasole alla qualità e professionalità dell’operato del segnalatore attendibile, ed eventualmente vedere aggiunti altri soggetti alla stessa figura ed incarichi. Ci auguriamo che questa volontà di trasparenza possa portare Piracy Shield a diventare uno strumento al servizio della comunità piuttosto che un’arma a doppio taglio come ha finora dimostrato di essere.
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