con un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito, si scaglia duramente contro Piracy Shield.
c’è troppa improvvisazione ed un potere smisurato, non accoppiato ad una adeguata responsabilizzazione, nelle mani dei segnalatori, ossia dei soggetti incaricati dai titolari dei diritti di individuare le risorse Internet che trasmetterebbero contenuti pirata
Giovanni Zorzoni Presidente AIIP
Il commento nasce in relazione all’errore di Sabato scorso quando Piracy Shield ha bloccato il dominio drive.usercontent.google.com rendendo, per alcune ore, il servizio Google Drive offline ed irraggiungibile.
La dura dichiarazione si associa alle numerose polemiche che in queste ultime ore hanno evidenziato le lacune e la superficialità con la quale la piattaforma sta lavorando. Il fatto però che provenga da una associazione che rappresenta la categoria incaricata di attuare fisicamente il blocco, sottolinea una spaccatura “interna” che promette ulteriori problemi.
Viene evidenziato e ricordato anche dal Vice Presidente dell’Associazione Giuliano Peritore quanto l’Associazione avesse già espresso forti dubbi sul funzionamento di Piracy Shield e dei pericoli del sistema adottato.
“Il blocco erroneo di Google Drive rappresenta una ulteriore conferma dei rischi già segnalati1 da AIIP alle Commissioni Cultura e Trasporti della Camera dei Deputati il 3 febbraio 2023 – afferma il Vice Presidente dell’Associazione Giuliano Peritore – cito testualmente quanto avevamo rimarcato allora: ‘insuperabili limiti, …, escludono la possibilità di prevenire ogni ipotesi di falso-negativo e falso positivo’ ed ancora ‘anche un banale errore … potrebbe cagionare una generalizzata interruzione dei servizi … su scala nazionale. Si è ritenuto opportuno anticipare tale punto … al fine di dare piena contezza … del tipo e della gravità di rischi tecnologici insiti nel sistema delineato…
AIIP chiede inoltre un rapido intervento del governo atto a correggere o modificare l’attuale sistema ed i modi con i quali viene gestito