AirVPN dice NO a Piracy Shield e di fatto da il “LA” ad un possibile seguito da parte di altri Provider VPN  ed ha deciso di opporsi a questa misura e di interrompere il servizio agli utenti residenti in Italia a partire dal 19/02/. Questa scelta è stata motivata da ragioni sia economiche che tecniche e soprattutto filosofiche e di motivazioni per le quali AirVPN è nata, e dimostra la “mission” di AirVPN di sostenere la privacy e la libertà online.

Con il comunicato ufficiale apparso nel loro Forum/Community, AirVPN sospenderà la sottoscrizione e comunque la registrazione al loro Servizio per tutti i residenti in Italia ed accetterà nuove sottoscrizioni a fronte di una dichiarazione di NON residenza in Italia. 

Fanno riflettere in particolare le motivazioni che hanno portato AirVPN ad una simile decisione (non se ne fa conto di altre avvenute in passato) in particolare:

Blocco stilato da soggetti privati

Il blocco dei siti web illegali verrà stilato-gestito da soggetti privati (es DAZN o SKY ….) e non da autorità competenti. Questo solleva diverse domande sulla legittimità di tale blocco e sulla possibilità che venga eseguito senza alcun controllo. AirVPN ritiene che la possibilità di bloccare interi siti web senza alcun tipo di supervisione possa portare a abusi e violazioni della libertà di accesso ai contenuti online. Sostanzialmente leggi a tutela dei Diritti di trasmissione o di Copyright esistono già e i soggetti incariati di effettuare il blocco o di farne segnalazione sono organismi giuridici con la totale autorizzazione appunto Giuridica.

Nel caso di Piracy Shield in realtà non esiste nessun controllo giurisdizionale e di fatto nessun controllo da parte di Agcom  tenuta solo a gestire la piattaforma da un punto di vista amministrativo più che funzionale. Il potere degli enti privati autorizzati a compilare le liste di blocco diventa enorme in quanto i blocchi non vengono verificati da terzi e gli enti autorizzati non sono soggetti ad alcuna conseguenza  specifica per eventuali  danni legali per errori od over-blocking.

AirVPN



Motivazione di carattere  economico e tecnico

AirVPN ha anche evidenziato ragioni di carattere economico e tecnico per opporsi al Piracy Shield. Dal punto di vista economico, AirVPN sostiene che il blocco dei siti web presunti pirati potrebbe causare una riduzione significativa del numero di utenti che utilizzano il servizio VPN. Ciò potrebbe portare a una diminuzione dei ricavi e mettere a rischio la sostenibilità finanziaria del provider.

Dal punto di vista tecnico l’implementazione e l’attuazione del blocco richiederebbe risorse considerevoli, come ad esempio la creazione di un sistema di monitoraggio e filtraggio dei contenuti online, col relativo uso di risorse sia in termini di personale che di investimenti finanziari. AirVPN ritiene che tali risorse sarebbero meglio impiegate per migliorare la qualità del proprio servizio e garantire una maggiore sicurezza e privacy ai propri utenti.

Nessun controllo all’operato dei soggetti privati

Un’altra preoccupazione di AirVPN  è la mancanza di controllo sull’operato dei soggetti privati che stileranno (di fatto le segnalazioni) la lista dei siti web da bloccare. Senza un’adeguata supervisione, vi è il rischio che i soggetti privati possano abusare del loro potere e bloccare siti web che non violano effettivamente i diritti di autore. Ciò potrebbe portare a gravi restrizioni della libertà di accesso ai contenuti online e violazioni della privacy degli utenti.

La richiesta di Piracy Shield va contro la nostra filosofia

AirVPN sostiene che l’obbligo di adesione a  Piracy Shield vada contro la sua filosofia di sostenere la privacy e la libertà online. Come provider di servizi VPN si impegna a garantire la massima sicurezza e privacy ai propri utenti, consentendo loro di accedere a contenuti online senza restrizioni o censura.  Va detto che AirVPN nasce con un fortissimo senso di indipendenza e di difesa della libertà di operato di chiunque navighi sul web ed è famosa per aver dato la possibilità a dissidenti, giornalisti, attivisti .. di esprimere le proprie opinioni in totale libertà 

Il loro “chi siamo” è estrememente esaustivo sotto questo aspetto.


AirVPN ha deciso di opporsi a Piracy Shield e di interrompere il servizio agli utenti residenti in Italia, preoccupandosi dell’implementazione di un blocco stilato da soggetti privati, della mancanza di controllo sull’operato di tali soggetti e della contraddizione tra la richiesta di Piracy Shield e la filosofia del provider. 

Questa decisione potrebbe portare altri Provider VPN alla stessa scelta sia motivazionale sia tecnico-economica del resto è palese come l’imposizione di effettuare blocchi in rete sia decisamente contro la filosofia comune a qualunque VPN e senza contare che ad oggi l’unico sistema testato per eludere il blocco stesso sia prorpio l’uso di una VPN.

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1 commento

Warp cosa è ed a cosa serve; l'alternativa ai blocchi ed alla censura - TivuStream Project · 25 Febbraio 2024 alle 21:16

[…] e detentori dei diritti stia dando risultati anche in quella direzione, se la scorsa settimana un’importante società che fornisce VPN in Italia ha annunciato, forse a livello di marketing, forse a livello di problematiche reali, che […]

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