Ci sono centinaia di migliaia di articoli e scritti sulla privacy, su come proteggerla, di cosa aver paura e di come difendersi ma come scremare le informazioni e le notizie a riguardo?

Innanzi tutto la valutazione delle fonti è di vitale importanza per riconoscere un buon articolo con contenuti seri da uno che tende solo ad attirare l’attenzione per scopi puramente commerciali o peggio tentativi di carpire dati personali con la promessa di test, valutazioni, preventivi gratuiti etc..

Quando si parla di Privacy e dati personali spesso si dimentica che l’esposizione dei nostri dati comincia nel momento in cui accendiamo il PC od il Telefono od il Tablet o qualunque altro dispositivo che si connette ad internet, in quel momento stiamo dicendo al nostro provider Internet che siamo online da un posto preciso con un dispositivo preciso e con un IP preciso.

Privacy hacker

E’ un dato di fatto ed in un certo senso nulla possiamo fare da un punto di vista fisico ma di sicuro possiamo evitare che queste informazioni si diffondano in rete e/o vengano utilizzate da altri.
Questi sono i contenuti base di quelle centinaia di migliaia di Articoli sull’argomento triti e ritriti, come si dice, e che in definitiva non ci dicono nulla di nuovo.

La realtà è che la Privacy è diventata di moda e di conseguenza a parlar di Privacy non si sbaglia, tutto vero e sacrosantamente sensibile nessuno di noi ha o avrebbe piacere a leggere i propri dati in rete senza nessun controllo con tutte le conseguenze del caso.
Ma parlar di Privacy con cognizione di causa e con serietà non è per nulla semplice.

Chi parla o scrive di privacy per seguire la moda spesso fa sostanzialmente 2 errori.

Il primo rappresenta cadere in ovvietà magari rubate o copiate a qualcun’altro con lo scopo di riempire qualche riga di testo
Il secondo è non dare riscontro a ciò che scrive lasciando di fatto il contenuto “orfano” ed inutile.

Un Mix di tecnica ed informazione spesso rappresenta il modo migliore di scrivere di privacy ampliando il concetto e soprattutto dando riferimenti pratici o più specifici per ogni argomentazione.
In rete ci sono migliaia di Siti (pochi Italiani a dire il vero ed escluso https://www.garanteprivacy.it/) e se si vuole approfondire realmente l’argomento si deve fare affidamento a siti in lingua Inglese tra cui l’autorevole https://avoidthehack.com/ dove vengono presi in considerazione tutti gli aspetti dello “stare online” in modo estrememente professionale, il sito nasce con la missione: la privacy e la difesa dei dati personali è un diritto di tutti e deve essere accessibile, semplice, aggiornata, e gratuita.

Alcune buone risorse Italiane per capirne di più

https://www.agendadigitale.eu/sicurezza/privacy/
https://www.federprivacy.org/informazione/societa/
https://tecnologia.libero.it/come-difendere-privacy-online-64607
https://www.corrierecomunicazioni.it/privacy/privacy-online-il-50-degli-italiani-non-sa-come-tutelarsi/

Alcune buone risorse in Lingua Inglese per capirne di più e dove trovare tool e consigli a protezione dei dati

https://tryhackme.com/
https://pi-hole.net/
https://firebog.net/
https://nextdns.io/

Quando leggiamo di siti hackerati, Server compromessi, liste di dati diffuse in rete, documenti scottanti venduti o resi accessibili online, carte di credito prosciugate, bancomat clonati etc.. una delle prime risposte che ci diamo è; tanto a me non capita io sto attento.
Le notizie di questo genere che leggiamo o ascoltiamo ai Telegiornali sono le stesse identiche cose che potrebbero succedere a noi l’unica differenza è che il nostro furto di dati non fa notizia da “TG5”, am i sistemi sono gli stessi.

Rendersi consapevoli che è un rischio assolutamente reale e praticato molto più spesso di quanto non si pensi è un’ottimo punto di partenza per cominciare a ragionare in termini difensivistici e protezionistici.

Il diritto alla protezione dei propri dati al di là del fatto che sia sancito per legge è un’obbligo che abbiamo nei nostri confronti e nei confronti dei nostri cari che potrebbero avere conseguenze dalle nostre mancanze, la gratuità dei sistemi e strumenti per proteggerci per fortuna esiste e tutti i suggerimenti che possiamo aver letto nei siti linkati sopra ne sono un esempio.
Una ulteriore ricerca in rete su quali strumenti usare (DNS, AdBlock, estensioni browser privacy, Motori di ricerca No track ed anonimi …) ci aiutano a fortificare il nostro intervento.

A completamento di quanto sopra va considerato chi fa della protezione e dell’anonimato in rete una professione, parliamo di aziende e provider di VPN , o di DNS personalizzati che sostituiscono i DNS dei provider Internet che usiamo a beneficio del non essere tracciati nella nostra attività online, Sistemi anti pubblicità invasiva e di livello insicuro sull’utilizzo dei nostri dati, Gestori e Password manager per criptare l’invio delle nostre password online o dei numeri della carta di credito durante un acquisto, o l’accesso ad un sito sensibile etc..

Il leader nella sicurezza che comprende tutto in un’unica App è NordVPN (VPN – NordPass e NordLocker) o la singola Atlas VPN (neonata dello stesso gruppo Nord-Secure) ed in promozione di lancio sul mercato a soli 1.71€mese per un piano di 2 Anni + 3 mesi aggiuntivi gratis

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