Il contrasto alla pirateria in Italia sconfina oltreoceano dove ha sede Cloudflare uno dei più vasti Content Delivery Network (CDN) al mondo. La lega calcio Serie A ha citato in Giudizio Cloudflare con “l’accusa” ufficiale di aver fornito «servizi ai pirati» ed «ai loro clienti». Il ricorso è stato presentato il 3 Aprile scorso presso il Tribunale di Milano.

Il riferimento è in particolare alle IPTV illegali (il Pezzotto) che usano i Servizi offerti da Cloudflare per mascherare la propria attività e rendersi in qualche modo irraggiungibili o protetti dal Network.

I CDN come Cloudflare sono nati per gestire il traffico di un sito attraverso un sistema di Cache ridistribuendo ai nodi e Server più vicini geograficamente ai visitatori copie del sito diminuendo drasticamente i tempi di caricamento dei contenuti ed offrendo una navigazione ottimizzata.

Per fare questo Cloudflare usa i propri DNS a cui il sito od il servizio puntano e di fatto questo elude il blocco dei DNS/IP da parte degli ISP Italiani su indicazione di Piracy Shield.

Utilizzare un CDN ha enormi vantaggi in termini di velocità, capillarità e risposta oltre ai molteplici strumenti di protezione attacchi DDoS compresi e di per sè è un servizio assolutamente legale.

Cloudflare

Questo tipo di servizio offerto da Cloudflare (esattamente come molti altri CDN) è interpretato da Lega Calcio come una sorta di complicità a beneficio dei “pirati” e dei propri “clienti”. Va detto che non è la proma volta che Cloudflare si trova a doversi difendere da accuse simili o in situazioni analoghe quando di mezzo ci sta la violazione del diritto di autore o del diritto di trasmissione.

Tra i servizi offerti dal CDN c’è anche la VPN gratuita (Warp) che viene suggerita dai fornitori di IPTV o siti illegali ai propri utilizzatori mezzo con il quale si nasconde la prorpia identità (a livello di IP) e si ha la possibilità di raggiungere comunque il sito od usufruire del Servizio aggirando il blocco DNS imposto.

E’ questo uno degli aspetti chiave del ricorso e la Lega serie A ne sottolinea gli aspetti

 La Lega ricorda che l’utilizzo della Vpn «sposta il collegamento tra i pirati e i propri clienti da una rete pubblica a una privata, in un circolo segreto dove è possibile operare al di fuori dei controlli delle Autorità».

Cloudflare dal canto suo respinge le accuse in quanto le ritiene “illecite ed anticostituzionali” e di contro accusa Agcom di aver bloccato siti assolutamente leciti (il riferimento è al Febbraio scorso) e non attinenti ad attività illecite e quindi essere stata in qualche modo danneggiata.

Lega Calcio sottolinea inoltre che Cloudflare nell’inviare Email a carattere “informativo” e preventivo a tutti gli utenti che avevano il o i siti coinvolti nel blocco (giudicandone i contenuti legali e legittimi), sia di fatto responsabilile ed abbia promosso l’invio delle migliaia di Email di protesta destinate ad Agcom in seguito al blocco erroneamente effettuato a Febbraio, da parte dei titolari dei Siti.

Dovremmo aspettare la decisione del Giudice, nonostante ci siano dei precedenti la giurisdizione di Cloudflare e la legge sul diritto al commercio elettronico potrebbero complicare le cose o allungare i tempi decisionali e/o esecutivi.

Certo è che un colosso come Cloudflare oltre alle motivazioni in opposizione al ricorso abbia un peso enorme nella distribuzione dei contenuti Web in tutto il mondo viste le decine di milioni di siti che usufruiscono del Servizio offerto, e questo potrebbbe essere un ostacolo non da poco e con il rischio di rendere inaccessibile la rete stessa.

Con lo stesso metro di valutazione e di contrarietà Lega Calcio potrebbe fare ricorso contro tutti i provider di VPN che operano sul mercato Italiano …..

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