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Quante App abbiamo installate sul Telefono e di quante sappiamo approfonditamente cosa fanno una volta installate? Exodus Privacy ci da una grossa mano a capire e scoprire se le App che abbiamo sullo Smartphone sono sicure, non invadenti, e rispettose della nostra Privacy.

E’ uno strumento (online) prezioso per chi desidera tutelare la propria privacy, specificatamente nell’utilizzo degli smartphone Android.

Cos’è Exodus Privacy?

E’ un servizio web che fornisce informazioni sulle App Android in base al loro nome, al nome del pacchetto App, o dal link del Playstore. Una volta fatta al ricerca restituisce una serie di informazioni puntualizzando gli aspetti che coinvolgono la Privacy .

Si focalizza su due aspetti fodamentali, i Tracker ed i permessi richiesti dall’App. Sappiamo bene cosa sono i permessi che le App chiedono in fase di installazione e sappiamo che se non ne diamo accesso il più delle volte l’App non funziona o funziona male, i permessi sono fondamentali per il funzionamento. Generalmente sono permessi di carattere superficiale e talvolta ovvii come l’accesso alla rete, ma quali altri permessi l’App “si prende” senza chiedere?

Nel report in risposta sono evidenziati ed elencati tutti i permessi che quell’App richiede (più o meno esplicitamente), cliccando su di un risultato siapre una pagina con le specifiche e le informazioni. In questo modo abbiamo la possibilità di valutare l’impatto di quell’applicazione rispetto alla nostra Privacy ed ai contenuti sensibili e dati personali presenti sul telefono.

Exodus

Quali Tracker tracciano e memorizzano i nostri dati ?

Il secondo aspetto che viene evidenziato è la presenza o meno di tracker nel codice dell’App, di quale o quali Tracker si tratta e con quali servizi di terze parti sono in collegamento.

Un tracker è un software o parte di codice inserito nel source dell’App, il cui compito è raccogliere informazioni sulla persona che usa l’applicazione, su come la usa, e su quale dispositivo. Un tracker è solitamente distribuito dalle aziende come SDK (Software Development Kit), una sorta di toolkit già pronto, con l’obiettivo di rendere più facile per gli sviluppatori di applicazioni l’inserimento del Tracker.

Non tutti i Tracker hanno attività a rischio per la nostra privacy, alcuni sono e servono agli sviluppatori per analizzare i crash dell’App e correggere gli errori od i Bug, risolverli e rilasciare un aggiornamento a soluzione.

Categorie comuni di Tracker

  • Segnalatori di crash: questi tracker sono specializzati in segnalazioni di crash dell’applicazione. In altre parole, il loro obiettivo è quello di informare gli sviluppatori dell’applicazione che un’app ha riscontrato un problema. Pertanto, le informazioni raccolte nel momento in cui l’applicazione si è bloccata consentiranno allo sviluppatore di correggere il bug.
  • Analisi: questi tracker sono pensati per raccogliere l’utilizzo dei dati e consentire allo sviluppatore di conoscere meglio il proprio pubblico (ad esempio, per sapere quale pagina hai visitato, o per quanto tempo sei rimasto su una determinata area della pagina).
  • Profilazione: l’obbiettivo di questi tracker è di raccogliere quante più informazioni possibili sull’utente che utilizza una data applicazione, in modo tale da costruire un profilo virtuale dell’utente stesso. A questo scopo, il tracker si concentrerà ad esempio sulla cronologia di navigazione internet, sulla lista delle applicazioni installate, e così via.
  • Identificazione: I tracker sono responsabili della determinazione della tua identità digitale. Questa identità può riferirsi a un’identità ufficiale oppure a un’identità astratta, fittizia (Nickname, Pseudonimi, ecc.). Lo scopo è, ad esempio, essere in grado di correlare le attività online dell’utente a quelle offline.
  • Ads: I tracker mirano a creare un profilo dell’utente in modo tale da mostrargli annunci pubblicitari mirati. Questo è possibile/rilevante solo se l’utente ha già un profilo digitale disponibile. Il fine ultimo del creatore del tracker è quello di monetizzare la sua applicazione guadagnando, ad esempio, tramite la pubblicità.
  • Localizzazione: i tracker sono progettati per determinare la posizione geografica del dispositivo mobile. Per farlo, i tracker sfruttano diversi sensori: chip GPS, celle a cui si connette il cellulare, le reti wi-fi presenti nelle vicinanze, i dispositivi Bluetooth nelle vicinanze o persino suoni specifici trasmessi da altoparlanti.

Come funziona?

  1. Ricerca: Dalla pagina report basta inserire nella barra il nome dell’App od il nome del pacchetto od ancora il link del Playstore relativo al download dell’Applicazione.
  2. Visualizzazione dei risultati: restituisce in modo chiaro e intuitivo i risultati dell’analisi, mostrandoti quali permessi richiede ciascuna app, quali tracker utilizza e con quali terze parti condivide i tuoi dati.
  3. Fonte dei risultati: Si basa su di un database costantemente aggiornato, garantendo che le informazioni sulle app siano sempre accurate e pertinenti. Exodus è una comunità di volontari che lavorano per passione e per la liberta di informazione e la protezione della Privacy

Raccolta dati:

Analisi manuale del codice: Esperti volontari analizzano manualmente il codice sorgente delle app per individuare tracker, permessi e altre informazioni rilevanti.
Utilizzo di strumenti automatizzati: Vengono impiegati strumenti specifici per estrarre dati da diverse fonti, come il Google Play Store e altre directory di app.
Community e crowdsourcing: Gli utenti possono segnalare nuove app, aggiornamenti e modifiche alle politiche sulla privacy, contribuendo così ad arricchire il database.

Elaborazione dei dati:

Classificazione dei tracker: I tracker vengono classificati in base al tipo di dati raccolti.
Valutazione dei permessi: Vengono analizzati i permessi richiesti dalle app e la loro potenziale impatto sulla privacy.
Creazione dei report: I dati raccolti vengono organizzati in report comprensibili e facilmente consultabili dagli utenti.

Aggiornamento del database:

Monitoraggio continuo: Il database viene aggiornato costantemente per tenere conto delle nuove app, degli aggiornamenti e delle modifiche alle politiche sulla privacy.
Automatizzazione: Vengono utilizzati script e algoritmi per automatizzare gran parte del processo di aggiornamento.

Exodus Privacy Homepage

TAG Applicazioni

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