28/10/2019 di Barbara Carfagna

Aspettative e proiezioni future degli esperti a livello mondiale sulla Rete Internet, a 50 anni dal primo collegamento tra due computer tramite una linea telefonica.


L. KLeinrock
Leonard Kleinrock

Leonard kleinrock (creatore di Arpanet) fu il primo a collegare due computer tramite una linea telefonica (1969):
“alla fine degli anni ’60 avevo progettato una rete di computer collegati fra loro in modo che potessero dialogare.
Mi rivolsi alla più grande compagnia telefonica di allora, la T.N.T. , per poter realizzare il progetto ma ricevetti una risposta negativa. Dopo sette- otto anni in cui il progetto rimase in sospeso nacque Arpanet, con l’esigenza di raccogliere e scambiare dati tra Università e centri di Ricerca.
Non avevamo immaginato che sarebbe arrivato il Web, la posta elettronica, i social network ecc. ”

Luciano Floridi

Floridi (Università di Oxford): “non ci aspettavamo che Internet sarebbe diventato così commerciale.”

Shoshana Zuboff

Shoshana Zuboff (saggista): “viviamo la terza decade digitale; stiamo assistendo all’evoluzione della stampa e all’affermarsi di una forma di democratizzazione digitale globale.”

Arturo Artom

Arturo Artom (imprenditore): “in quegli anni studiavo ingegneria a Torino e nessuno pensava che il T.C.P. (Transfer Control Protocol) sarebbe diventata la base della più grande rivoluzione della storia.
L’errore fu concentrarsi solo sulla parte di telefonia senza pensare alla parte dei dati ad essa connessi. Quello che vediamo oggi sugli attuali smartphone.”

Padre Paolo Benanti

Padre Paolo Benanti (Pontificia Università Gregoriana): “Internet è come un grande albero, che ha tredici grandi radici (nodi) di cui dieci sono negli U.S.A., uno in Giappone e due in Europa.
Un grande patrimonio che più nazioni si stanno contendendo.
Fino al 2016 tutta la Rete era di proprietà degli U.S.A. che potevano decidere sulla connessione alla Rete degli altri Stati
del mondo senza dare nessun preavviso e senza dar conto del proprio operato. Ma dal settembre 2016 si crea una Governance che permette a tutti gli stakeholders (portatori di interessi) di prendere parte alle decisioni.”

J. C. De Martin

Juan Carlos de Martin (Politecnico di Torino): “ICANN decideva come e quando assegnare i nomi e gli indirizzi dei siti web (.com, .it, .net, ecc.) tramite servizi autorizzati nelle varie nazioni.”

Precisiamo che Internet NON E’ IL WEB: Internet è la Rete su cui viaggiano i dati; il WEB (1989) permette il trasferimento e la visualizzazione di questi ultimi.

Internet nacque come strumento di comunicazione; con l’obiettivo principale di scambiare una grande mole di dati tra Università e centri di Ricerca in pochissimo tempo.
Nessuno poteva aspettarsi che gli interessi commerciali e finanziari sarebbero potuti confluire in una sorta di nuova corsa all’oro con l’archiviazione e la vendita dei dati degli utenti.

La guerra informatica si inasprisce sempre di più sino ad arrivare a controllare, tramite attacchi informartici mirati, interessi politici nazionali come nel caso delle elezioni.
La grande quantità di dati in mano ai social network ha aperto “campi di battaglia digitali”.
Le vittime sono gli utenti che vengono targhettizzati secondo i propri gusti e interessi per fini commerciali.

Il Web è libertà!
Salvaguardiamolo!
E’ nostro interesse.





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