E’ notizia di ieri proveniente da alcune fonti ufficiali tra cui Repubblica che la versione “2.0” di Piracy Shield prevista entro la fine del 2024 sarà finanziata, pressochè totalmente, dallo stato Italiano.

Si prevede un costo stimato in 2 Milioni di Euro/anno soldini che serviranno non solo a migliorare e potenziare Piracy Shield ma avrannno un ruolo fondamentale nella gestione dei contatti e collaborazioni con i Big del Web (Amazon e Microsoft tanto per citarne un paio) senza i quali i nuovi sforzi potrebbero non essere all’altezza delle aspettative.

Altro fronte in copertura sono e saranno i pagamenti a chi “fisicamente” lavora per ottemperare alle segnalazioni in arrivo che prevedono il blocco dei contenuti, ovvero a tutte quelle persone e personale degli ISP votati a questa attività.

A questo proposito la necessità di ampliare e strutturare diversamente Piracy Shield deriva dal fatto che ai 70 ISP preventivati all’inizio (Febbraio 2023) se ne sono aggiunti altri sia Nazionali che Locali arrivando a circa 300 soggetti e la Piattaforma per come era strutturata non ha le capacità e la struttura per poterli gestire.

Per quanto riguarda il provvedimento politico e parlamentare indiscrezioni fanno riferimento ad un emendamento “pezzotto” da presentare nel disegno di legge Butti sull’Intelligenza Artificiale , emendamento che sancirà il ruolo dello Stato come “pagatore”

Riportiamo da Repubblica in riferimento al Pareggio di bilancio di Dazn anche in relazione al sistema Calcio

Il pareggio di bilancio
La maggioranza rafforzerà lo scudo anti-pezzotto anche per garantire stabilità al
sistema calcio. Fonti governative riferiscono che Dazn non è lontana dal pareggio di
bilancio.
Per centrarlo le mancano 150 mila abbonati. Clienti che possono arrivare se
davvero la pirateria sarà arginata. Quando Dazn raggiungerà il pareggio, toccate
certe soglie di fatturato, i suoi utili aggiuntivi saranno condivisi con la Lega Calcio,
dunque con i club. Così stabiliscono i contratti. Ecco perché quella contro il
pezzotto è una battaglia comune alla pay-tv e alle squadre.
La linea di credito
Per arrivare prima al pareggio, Dazn sta calmierando i costi. La redazione
giornalistica teme di essere sfoltita; ma Dazn nega il ricorso ai licenziamenti. Alcuni
dei suoi volti noti non saranno più in squadra (come Marco Cattaneo). Altri – dati in
uscita – saranno confermati e valorizzati (come Giorgia Rossi e Ciro Ferrara).
L’offerta sarà puntellata intanto con la radiotv ufficiale della Serie A. Infine Dazn
cerca accesso al credito bancario (fonti parlamentari riferiscono di fitti contatti tra
l’emittente e Banca Ifis)

A nuovo Piracy Shield ultimato la lotta alla Pirateria non sarà solo rivolta al Calcio e Sport ma sarà estesa anche ai siti che offrono contenuti come FiIm e Serie Tv senza detenerne i diritti.

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