SCIENZA

“È davvero una bella scoperta”: gli astronomi hanno captato dei segnali radio provenienti da un corpo celeste che non dovrebbe essere in grado di emetterli.





Giulia Sbaffi


Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrivo da quando ne ho memoria. Quando non sono in giro o al pc, riempio di coccole i miei amati gatti.






Quello che succede nello spazio più profondo rimane, ancora oggi, spesso un grande mistero. Di recente, gli astronomi hanno captato un segnale radio proveniente da una nana bruna non troppo lontana dal nostro pianeta: la cosa davvero bizzarra è che un corpo celeste di quel tipo non dovrebbe essere in grado di emettere tali onde. Come si spiega questo mistero? Ecco quello che sappiano finora.


Cos’è una nana bruna

Partiamo dall’inizio: una nana bruna è un particolare tipo di stella che ha una massa superiore a quella media di un pianeta, ma minore rispetto a quella del Sole. Per questa sua caratteristica, non può compiere la fusione dell’idrogeno, ovvero il principale processo termonucleare che solitamente avviene nel nucleo di una stella – e che è responsabile della sua luminosità. Generalmente, almeno nei primi stadi della sua vita, una nana bruna genera energia mediante la fusione di altri elementi come il litio e il deuterio. Quando questi si esauriscono, il corpo celeste rimane quasi invisibile perché non ha più materiale da fondere.

Le nane brune sono dunque stelle piuttosto fredde, proprio come quella coinvolta nella nuova scoperta. Si tratta di W0623, individuata per la prima volta nel 2011: è un corpo celeste dalla composizione gassosa simile a quella di Giove e dalla scarsa capacità di fondere l’idrogeno che è presente nel suo nucleo. Si trova a 37 anni luce dalla Terra, e la sua superficie scura ha una temperatura di circa 425°C, decisamente molto bassa per essere una stella (basti pensare che quella del Sole brucia tra i 3.700 e i 7.700°C). Di recente, gli astronomi hanno captato un segnale radio proveniente da essa, ed è qualcosa di davvero misterioso.

Il misterioso segnale proveniente dallo spazio

Sappiamo che le stelle possono emettere onde radio, ma è necessaria la presenza di un campo magnetico piuttosto intenso: quest’ultimo viene generato dal nucleo supercaldo, quindi una nana bruna fredda non dovrebbe poter produrre radiazioni elettromagnetiche di questo tipo. Eppure è successo: com’è possibile? In uno studio pubblicato su The Astrophysical Journal Letters, i ricercatori hanno rivelato che da W0623 provengono deboli segnali radio, ed è la stella più fredda mai individuata a riuscirci.

“È molto raro trovare stelle nane brune ultrafredde come questa che producono emissioni radio” – ha spiegato Kovi Rose, dottorando dell’Università di Sidney e principale autore della ricerca – “Questo perché di solito non producono campi magnetici che generano emissioni radio rilevabili dalla Terra. È davvero una bella scoperta”. Gli esperti ritengono che solo il 10% delle nane brune abbia la capacità di emettere onde radio, e solitamente si tratta di stelle che hanno una temperatura media di 2.200°C – molto lontana da quella di W0623.

Non è ancora chiaro il motivo di questo fenomeno. È possibile che i campi magnetici di queste stelle ultrafredde ruotino molto più rapidamente rispetto alle loro atmosfere ionizzate. Ciò darebbe vita ad un flusso elettrico e alla conseguente pioggia di elettroni che cade verso i poli magnetici delle stelle. Assieme alla rotazione dei corpi celesti, queste piogge potrebbero creare onde radio con frequenza regolare. Di sicuro, W0623 e la sua peculiarità offriranno agli astronomi la possibilità di studiare l’evoluzione delle piccole stelle ultrafredde.





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